In questa pagina trovate una selezione degli ultimi progetti sviluppati da Paolo Ber.
Una breve anteprima delle idee che delineano la personalità artistica dell'autore.
Sono quattordici pezzi, realizzati nel 2015, ed è stato anche l'anno di una mostra personale in una galleria di Venezia, (fìne settembre). Tra le altre cose, in quell'anno, avevo iniziato a produrre gli occhiali Lagooneyes commissionati da Maria Luisa, ed esattamente con il primo modello, il "San Marco". Visto il buon risultato tecnico e pratico, e l'apprezzamento da parte di esperti del settore dell'occhialeria e del pubblico, mi sembrò ovvio proporlo al gallerista per inserirlo nella mostra. Infatti , in giugno, ho un appuntamento in galleria proprio per prendere accordi riguardo la mostra, e nell'occasione mi pronuncio anche per il Lagooneyes. Sarebbe bastato un angolino , giusto per appoggiare tre o quattro occhiali- così, la mia richiesta fu subito gradita dal gallerista , nonche, critico d'arte. Con grande felicità tiro fuori dalla tasca un San Marco e lo tengo nelle mani come fosse una pepita d'oro, lei è davanti a me e, al suo fianco la sua assistente. E' stato divertente, (ora che lo racconto dopo anni) dall'alto della sua posizione (o dal basso), e con le braccia incrociate- a mo di camicia di forza- guardava l'oggetto che avevo in mano, indossava una lunga giacca rossa con grandi fiori neri disegnati, orecchini e collana di carta, e un paio di occhiali più grandi della testa — evidentemente è questo il modo per occuparsi d'arte —Il busto oscillava verso destra per poi oscillare verso sinistra ,mantenendo lo sguardo, a mezza palpebra, fisso su l'oggetto che tenevo in mano. Dopo alcuni secondi di riflessione esclamò; "ma questo non è artistico!" Per fortuna mi sono controllato e non ho reagito d'istinto, così in modo rilassato gli risposi; "beh. fa niente.. non importa" ( in quel periodo mi definivo un artista, per cui pensavo che anche l'occhiale San Marco fosse un oggetto d'arte)- Nei giorni seguenti quella risposta "ma questo non è artistico", mi girava in testa come una trottola, e più ci pensavo e più andava veloce, ma ad certo punto... si ferma, e si ferma proprio in un punto ben preciso; "ti faccio vedere io cosa sono degli occhiali artistici". In quei due mesi, cioè dall'incontro con il gallerista fino a settembre, mese in cui era stata programmata la mostra ho realizzato questa serie di "occhiali improbabili", utilizzando vecchi occhiali che mi procurava Lulù e pezzi meccanici che avevo in officina, assemblavo lenti, astine, cuscinetti, molle, ingranaggi, e un unico obiettivo: "occhiali improbabili". "Occhiali improbabili", che rappresentano un bivio, un ramo evolutivo, una scheggia impazzita, un'estensione del mio pensiero/idea di fare arte... di "umanizzazione del segnale". Un segnale che si prende qualunque parte di un corpo.
E qui sorge una domanda; che tipo di forma/entità si potrebbe manifestare dietro un " occhiale improbabile?"Mah... è un mistero anche per me.
Per togliermi un sassolino ho fatto vedere tre "occhiali improbabili" al gallerista ,che oltre ad averli inseriti nella mostra ne avrebbe voluto organizzare un'altra più avanti, ma io...non ho accettato. L'episodio con il gallerista mi servì a capire meglio una cosa, mi definivo un artista perché mi dicevano che lo ero, ma ne è saltata fuori -l'improbabilità — o la — probabilità di esserlo per davvero.
Il Venetico è una lingua molto antica, risale a quattro/sei secoli prima di Cristo. Il Venetico è la lingua originaria del popolo Paleoveneto, da cui poi, da origine al popolo Veneto. Esistono diversi siti e musei sparsi nel Veneto, ed alcuni anni fa ne visitai alcuni-il "lago delle tose" vicino Calalzo BL , e la Magnifica comunità del Cadore a Pieve di Cadore BL Ne rimasi colpito, affascinato , in particolare per le scritture antiche, e il loro alfabeto. Il" lago delle tose" era un luogo di culto molto frequentato dai Paleoveneti fino all'impero romano, anche luogo di venerazione per il cavallo, e di riti in cui venivano sacrificati, oggetti di uso comune rotti e incisi appositamente e poi gettati nelle acque. Le acque termali del lago sono tutt'oggi medicali . La Magnifica comunità del Cadore è un museo ricco di reperti , simboli, e sculture raffiguranti l'uomo a cavallo, visitarlo mi ha attirato verso un linguaggio antico e a nuovi scenari.
Le scritture sulle opere è una reinterpretazione dell'alfabeto Venetico, che diventano graffiti, creando di fatto un oggetto sacrificale collegato ad un'epoca che non c'è.
- Non solo arte ma l'arte di vedere la vita nelle cose-
Il concetto di RE-ANIMAZIONE sviluppato da Paolo negli anni comprende diversi aspetti, se si pensa al semplice utilizzo di un oggetto ci si ferma alla forma, al canone, all'abitudine.
Non è con questi occhi che Paolo guarda intorno a se, ogni elemento apparentemente privo di funzione può rivivere in una nuova forma, se si è in grado di guardarlo bene, sarà lui a chiedere di diventare qualcos'altro, di evolversi o semplicemente di cambiare.
E' con questo approccio che Paolo fa rivivere ciò che lo circonda, da un vecchio manometro dismesso ad un'intera imbarcazione, ogni cosa può cambiare, fin nel più piccolo dettaglio, e tornare a vita.
Forse tutto ciò che ci circonda e che riteniamo privo di valore perchè in quel momento privo di funzione, non aspetta altro che essere visto, non aspetta altro che qualcuno ne colga l'anima, l'essenza.